C'è anche la Federico II tra le principali università italiane che hanno formato una nuova generazione di esperti in gestione sostenibile dell'acqua, con un focus specifico sulle sfide del continente africano. E' nato così l'Executive Blended Intensive Programme (EBIP) dal titolo "Innovative Technologies for Sustainable Water Management".

Oltre all'Ateneo federiciano, il progetto è frutto della collaborazione con il Politecnico di Milano, l'Università degli Studi di Padova, la Sapienza Università di Roma, l'Università degli Studi di Firenze e l'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

Il programma è rivolto a 25 giovani ricercatori, dottorandi e professionisti accademici provenienti da contesti africani, interessati a sviluppare competenze avanzate nella gestione delle risorse idriche e nella sostenibilità ambientale.

L'EBIP si articolerà in un percorso blended: una fase di apprendimento online e una sessione in presenza che si svolgerà a Tunisi (Tunisia) tra ottobre e dicembre 2025. I partecipanti selezionati riceveranno una borsa di studio del valore di €3.000, a copertura di spese di viaggio, alloggio e soggiorno.

L'iniziativa mira a rafforzare la comprensione delle sfide ambientali e climatiche nei paesi africani, fornire strumenti e metodologie all'avanguardia per la ricerca e la didattica e promuovere la cooperazione accademica tra istituzioni africane e italiane attraverso mobilità e progetti di ricerca congiunti.

Durante la fase in presenza a Tunisi, i partecipanti prenderanno parte a laboratori, workshop, visite sul campo e riceveranno mentorship da esperti italiani e africani.

L'EBIP rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra il sistema universitario italiano e i paesi africani, con l'obiettivo di rafforzare la resilienza idrica, promuovere la sostenibilità e creare nuove reti di cooperazione internazionale.

La scadenza per l'invio delle candidature è fissata per il 17 luglio 2025

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