Alimenti ricchi di antiossidanti e mitigazione della bioaccumulazione epatica
Il consumo di prodotti alimentari ricchi di antiossidanti agisce come misura preventiva per regolare i livelli di micotossine, che rappresentano una minaccia significativa per la salute umana e animale in tutto il mondo. Uno studio sperimentale condotto grazie alla collaborazione tra il gruppo FoodLab del Dipartimento di Farmacia della Federico II e il Biotech AgriFood della Facoltà di Farmacia e Scienze dell'Alimentazione dell'Università di València in Spagna (Dott.ssa Alessandra Cimbalo e Prof.ssa Lara Mañes) ha evidenziato risultati promettenti sull'impiego di alimenti funzionali naturali nel contrastare gli effetti di due importanti micotossine: Aflatossina B1 (AFB1) e Ocratossina A (OTA), classificate dalla IARC come sostanze cancerogene o potenzialmente cancerogene per l'uomo. Il gruppo FoodLab, attualmente guidato dalla dottoressa Luana Izzo, è stato fondato dal Professor Alberto Ritieni, scomparso nel giugno 2023. La sua eredità scientifica rimane un punto di riferimento fondamentale che continua a ispirare l'approccio metodologico e gli obiettivi di ricerca del laboratorio, orientati allo sviluppo di strategie innovative e sostenibili per la sicurezza alimentare.
Questo studio mirava a valutare la potenziale riduzione del bioaccumulo di micotossine nel fegato attraverso uno studio sperimentale condotto in vivosu 120 ratti alimentati con una varietà comune di zucca (Cucurbita maxima), ricca di carotenoidi, e del siero ottenuto dalla fermentazione del latte di capra, prodotto dal gruppo valenciano durante la fase sperimentale o combinazioni di questi. Per l'indagine è stata messa a punto una procedura analitica ad alta precisione, basata su UHPLC-Q-Orbitrap HRMS, per la quantificazione simultanea dei residui di AFB1 e OTA nel tessuto epatico. Si tratta di una tecnica avanzata in cui il gruppo FoodLabvanta una consolidata esperienza. I risultati, pubblicati sulla rivista Food Bioscience, hanno mostrato che l'integrazione di questi ingredienti naturali nella dieta può ridurre completamente (100%) l'accumulo epatico di AFB1 e fino all'80% quello di OTA. Inoltre, la somministrazione combinata di entrambe le micotossine ha ulteriormente attenuato l'accumulo epatico, con un effetto particolarmente evidente nei soggetti di sesso femminile. Questa strategia apre nuove prospettive nella prevenzione della contaminazione alimentare da micotossine.
Informazione completa sullo studio è reperibile al seguente link: https://doi.org/10.1016/j.fbio.2025.106565
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